Quando si parla di alberi, come in ogni aspetto della vita quotidiana (viaggiare, lavorare, divertirsi, fare sport, ecc.) non esiste il "rischio zero". Ogni attività che svogliamo presuppone l’accettazione di un certo "rischio" ed il "livello di rischio" accettato varia da persona a persona, in rapporto ai benefici che tale attività gli fornisce.

Allo stesso modo, ogni albero possiede un certo grado di rischio intrinseco che, per usufruire dei benefici escosistemici, paesaggisti, ecc. che lo stesso ci fornisce, siamo obbligati ad accettare.

Il rischio che un albero può provocare un danno all'uomo o ad un bene è legato al cedimento parziale (rami, branche, fusti, ecc.) o totale (schianto dell'intero albero per scalzamento e ribaltamento della zolla).

La valutazione del rischio arboreo consiste nel quantificare il rischio di cedimento di uno o più alberi in relazione alla vulnerabilità del sito di crescita (bersagio potenziale). 

Il calcolo del rischio arboreo viene elaborato correlando diversi fattori quali la stabilità meccanica (probabilità di cedimento), l'indice dimensionale ed i possibili bersagli (frequentatori dell'area e strutture/beni).

Calcolare il rischio serve ad assegnare le priorità per gli interventi e/o valutare se l'interveto è economicamente vantaggioso rispetto alla riduzione del rischio di cui possiamo beneficiare.

Il metodo certificato per la valutazione del rischio arboreo da Noi utilizzato è il QTRA (Quantified Tree Risk Assessment Ltd), internazionalmente riconosciuto ed in ottemperanza alla normativa di riferimento UNI-ISO 31000.

Il Dott. Mori è in possesso dell'abilitazione QTRA n. 8068.